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Pronto Soccorso: la riforma è in fase di revisione. No dall'Anaao

Sanità pubblica Redazione DottNet | 12/11/2018 18:29

Ministero Salute, presto l'insediamento del nuovo gruppo di lavoro

L'iter di riforma dei Pronto soccorso è "in corso". Lo afferma il ministero della Salute in riferimento alle ipotesi di riforma già all'attenzione della Conferenza Stato Regioni dallo scorso giugno. Riguardo alle nuove indicazioni e linee di indirizzo per il Pronto soccorso (Obi e triage), il ministero della Salute precisa che "si tratta di atti predisposti negli anni passati e tuttora in fase di valutazione tecnica. Diversamente - sottolinea il ministero - il gruppo di lavoro per lo sviluppo del Piano di gestione del sovraffollamento in Pronto soccorso, che potrà rivedere e se ritiene integrare i citati documenti, è stato istituito con decreto ministeriale e si insedierà nelle prossime settimane, completato il relativo iter di registrazione presso le strutture competenti". Secondo le ipotesi di lavoro allo studio, verrebbero eliminati i codici a colori (bianco, verde, giallo o rosso) utilizzati per 'filtrare' i pazienti all'arrivo. Al loro posto, i codici diventerebbero cinque e di tipo numerico, così come stabilito dalle nuove linee guida sul triage intraospedaliero, all'esame della conferenza Stato-Regioni.  L'obiettivo è ridurre i tempi di attesa e diminuire il margine di errori medici.

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Per la Commissione Emergenza del sindacato italiano dei medici Anaao Assomed "le drammatiche condizioni dei pazienti in pronto soccorso non possono essere semplicisticamente risolte solo con un rigido schema di risposta oraria. Le attese dei pazienti hanno origini e cause più complesse e sono solo il riflesso più lampante della crisi dell'intero Ssn". Il sindacato fa riferimento alla proposta di riforma del Pronto soccorso del Ministero della salute e indica in particolare tre criticità.  Gli attuali standard di posti letto, l'assenza di ogni previsione di coinvolgimento del Territorio e l'attuale 'buco' di 1200 medici nei Pronto Soccorso - viene sottolineato in una nota - non consentono di garantire gli obiettivi previsti.  Di conseguenza, chiede il sindacato, mancando qualsiasi riferimento alle gravi carenze di risorse umane e strutturali, si dovrebbe intendere che il modello preveda una realizzazione 'isorisorse', basandosi esclusivamente su quelle già oggi insufficienti? Anaao sottolinea inoltre l'assenza all'interno della Commissione ministeriale di 'esperti sul campo' e rappresentanti sindacali.
    "Attendiamo provvedimenti urgenti per un vero cambiamento che affronti il problema dell'Emergenza Urgenza sotto tutti gli aspetti: numero di posti letto per abitante, efficienza del Territorio, carenza del personale medico ed infermieristico, rispetto dei LEA".

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